Quando
mangiamo e beviamo tutto si trasforma in energia e terminato il
processo digestivo, restano le scorie che a seconda della qualità
dei cibi ingeriti, generano una condizione di acidità o alcalinità
nel corpo.
Gli
alimenti si suddividono infatti in acidi e alcalini – o basici –
ed il PH è la loro unità di misura (da 0 a 7 di PH la sostanza è
acida, da 7 a 14 è alcalina).
Tutti
i processi vitali hanno luogo se il valore del PH è leggermente
alcalino, quindi va da sé che l'equilibrio acido-alcalino
nell’organismo sia fondamentale.
Alimenti
che acidificano
il corpo
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Alimenti
neutri
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Alimenti che alcalinizzano il corpo
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Zucchero
raffinato (contiene SOLO carboidrati raffinati che affaticano il
pancreas) – PH 2,1
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Cereali
integrali cotti (l’unico alcalinizzante è il miglio. Gli
altri sono leggermente acidi, ma tollerati)
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Verdure
soprattutto crude (crude producono ossigeno, cotte no)
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Sale raffinato
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Olio
extravergine d'oliva e oli di semi ottenuti a freddo
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Frutta
(soprattutto agrumi)
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Carne
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Formaggi ovini
e caprini freschi
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Miele
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Formaggi
vaccini
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Latte, yogurt
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Aloe vera
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Pesce
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Legumi
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Acqua
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Uova
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Burro e
strutto
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Farine
raffinate
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Caffeina
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Bibite
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Junk food
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N.B.: non confondiamo l'effetto acidificante o alcalinizzante dei cibi con il loro sapore! Esempio principe, il limone!!!!
Che cosa favorisce l'acidosi, oltre il cibo a PH acido:
- uso prolungato di farmaci
- vita sedentaria (minore ossigenazione dei tessuti)
- fumo
- alcool
- stress emotivo / psicologico / fisico (sport troppo intenso o poco riposo)
Sintomi di acidosi in corso:
insonnia
ritenzione idrica
artrite reumatoide
emicrania
sbalzi di pressione sanguigna
stipsi alternata a diarrea
denti opachi
stanchezza
cronica
disbiosi
sonnolenza
candidosi
crampi
muscolari ed acido lattico
irritabilità
cellulite
osteoporosi
cancro
Molti studi effettuati, tra cui quelli di Otto H. Warburg (Premio Nobel della Medicina nel 1931), George W. Crile, Theodore A. Baroody, dimostrano che le cellule cancerose si sviluppano solo in ambiente acido ed in assenza di ossigeno.
Questo
a mio parere non significa che l’acidosi sia l'unica causa del
cancro, ma un corpo in continuativa tendenza verso l'acidosi, ha
sicuramente minori difese.
Le
sostanze alcalinizzanti di cui un organismo dispone sono i
bicarbonati, il calcio, il potassio, il sodio ed il magnesio,
rintracciabili nel cibo e nell'acqua. Se non ne trova una quantità
sufficiente in circolo, li preleva dalle ossa (osteoporosi in
agguato...) oppure soccombe all'attacco delle malattie.
L’acidosi
causa l’espulsione dell’ossigeno e viceversa, la mancanza di
ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido.
Warburg
ha dichiarato: “Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per
48 ore è possibile convertirla in un cancro”.
Il
PH sanguigno è in equilibrio se compreso tra 7.3 e
7.5, quindi leggermente alcalino.
Se
questo valore diminuisse o aumentasse - anche di poco - non potremmo
sopravvivere ed i meccanismi che ci consentono di vivere verrebbero
compromessi in pochissimo tempo (minuti!).
Quando
per qualsiasi motivo le variazioni del PH sanguigno si orientano
troppo verso uno dei due estremi (0 – 14), l'organismo lo riporta
alla normalità grazie ai reni e ai polmoni, i nostri filtri
depuratori.
Espirando,
eliminiamo le scorie acide in modo da riportare il PH nella norma
anche in tempi brevissimi; ed i reni eliminano con l'urina le
sostanze nocive e acidificanti.
L'organismo
ha i mezzi per correggere piccole variazioni quotidiane, ma non può
gestire quelle improvvise (esempio, avvelenamento da ammoniaca) o
costanti nel tempo.
In
pratica...
Gli
alimenti alcalinizzanti dovrebbero rappresentare circa il 75% del
consumo giornaliero ed i liquidi
dovrebbero
toccare i 2 litri, limitando il più possibile caffè, tè ed
alcolici (evitare, se si può acqua con un PH inferiore a 7.0).
Un
pasto, comunque, comporta acidosi se manca del tutto di
alcalinizzanti....quindi non rinunciamo mai a verdura e frutta – di
stagione e del territorio – in abbondanza nell'arco della giornata.
Riduciamo
invece di molto il consumo di carne (soprattutto quella rossa) e
sostituiamo le sue proteine con quelle vegetali (legumi + cereali
integrali).
Latticini
di origine caprina – quindi meno grassi e meno “inquinati” da
medicinali d'allevamento intensivo – uova e pesce forniscono la
vitamina B12 senza acidificare troppo, ma è bene non abusarne!
Come
si misura il PH?
Misurare
il PH precisamente non è semplice perché come scritto prima è in
continua oscillazione nell'arco della giornata, ma in linea di
massima si possono usare le cartine tornasole con cui misurare
il PH dell'urina o della saliva (solitamente al mattino più acido,
per poi diventare alcalino a metà mattina, acido dopo pranzo, molto
alcalino nel pomeriggio, acido dopo cena).
Se
i valori del PH risultano ripetutamente acidi e si discostano
notevolmente dalla curva ideale, è necessario modificare il proprio
stile di vita. L'alimentazione e l'attività fisica – meglio se
all'aperto – possono fare molto.
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