Il corpo umano è rivestito internamente da un involucro morbido ed elastico definito mucosa, che per proteggere i tessuti dalla secchezza e dagli agenti esterni, genera un sottile film di muco di difesa.
Quando una struttura mucosa si infiamma, magari a causa di un batterio come in un banale raffreddore, questa reagisce producendo elevate quantità di muco al fine di drenare via le tossine.
Tuttavia, l'eccessiva e costante produzione di muco può causare problemi alle vie aeree come l'intasamento dei seni paranasali (sinusite), dell'orecchio medio (otite), dei bronchi (bronchite) e delle anse intestinali (stipsi).
Ciò che mangiamo può avere evidenti conseguenze sulla produzione di muco e, quindi, agevolare o ostacolare la guarigione.
La carne di maiale è un alimento che favorisce la formazione eccessiva di muco perchè essendo il maiale dotato di scarsa detossificazione, ha poche strutture enzimatiche in grado di neutralizzare le tossine! Quindi la sua carne, è di per sè più "tossica" delle altre e quindi percepita come nociva dal nostro organismo.
Inoltre, è ricca di istamina, la stessa sostanza che durante le crisi allergiche, porta le mucose a gonfiare al fine di secernere più muco possibile per eliminare più in fretta l'allergene...
Il problema è che una costante produzione di istamina è fortemente nociva per l'organismo.
Anche il latte vaccino favorisce la formazione di muco. Infatti, la caseina in esso contenuta e di cui è molto ricco, non è altro che una sostanza collosa (viene addirittura usata come adesivo dall'industria cartacea, come colla per il legno utilizzato nelle navi o come addensante negli alimenti preconfezionati....) che, una volta ingerita, irrita le mucose intestinali, impedisce l'assorbimento corretto delle sostanze nutritive introdotte e produce una massa mucillaginosa difficilmente digeribile, anch'essa causa della liberazione di istamina in tutte le mucose del corpo.
Queste infatti, sono in costante comunicazione tra di loro ed è bene evitare che cresca l'accumulo delle secrezioni che possono diventare terreno fertile per le proliferazioni microbiche!
"Ripulire" l'intestino porta a tanti tanti benefici...dall'aumento della serotonina, al rinforzarsi del sistema immunitario, alla regolarità dell'evacuazione...alla diminuzione di peso. Il corpo umano si auto-guarisce...sempre...se è messo nelle condizioni per poterlo fare!
Alcuni accorgimenti da seguire per una dieta povera di muco:
- bere a digiuno mezzo litro di acqua tiepida seguito dal succo di 1 limone (...per iniziare vanno bene 2 bicchieri d'acqua e mezzo limone). Aspettare almeno 15 minuti prima di fare colazione;
- aumentare il consumo di verdura di stagione (preferibilmente all'inizio del pasto e cruda per ridurre la leucocitosi digestiva*) e frutta di stagione** (soprattutto agrumi ed uva, preferibilmente lontana dai pasti principali);
- esporsi quotidianamente al sole (anche solo 15-30 minuti al giorno all'aria aperta, anche d'inverno) per la sintesi della vitamina D;
- limitare il consumo di carne;
- limitare il consumo di uova (ricche, soprattutto il tuorlo, di colesterolo e acidi grassi saturi. E' bene sapere anche che per ogni pulcino femmina che viene tenuto in vita, in ottica di diventare una gallina ovaiola, c'è un pulcino maschio che invece viene ucciso barbaramente appena nato perché "inutile"...Fare quindi almeno MOLTA attenzione al primo numero del codice stampato sul guscio: 0 = biologico (1 gallina/10 m2 su terreno all'aperto con vegetazione ed utilizzo di mangime biologico); 1 = all'aperto (1 gallina/2,5 m2 su terreno all'aperto, con vegetazione, dove possono razzolare alcune ore al giorno); 2 = a terra (7-9 galline/1 m2 su terreno coperto di paglia o sabbia in capannoni privi di finestre e luce sempre accesa; 3 = in gabbia (25 galline/1 m2 - le galline sono rinchiuse in una piccola gabbia per tutta la vita!);
- limitare il consumo di farine e zuccheri raffinati;
- limitare il consumo di sale (preferire quello rosa dell'Hymalaya);
- usare olio extravergine di oliva e limone o acidulato di prugne Umeboshi per condire;
- preferire cereali integrali e legumi;
- attenersi alla "regola della semplicità", cioè evitare di assumere più di 3 cibi diversi nello stesso pasto (vedi tabella delle combinazioni alimentari sotto);
- evitare il consumo di olio di palma, colza e cocco;
- evitare di bere il latte al mattino e se possibile sostituirlo con latte di soya, di mandorla, di riso o di avena;
- non consumare latticini e carne di maiale più di 2/3 volte alla settimana (in tutto);
- tra i vari latticini vaccini, preferire lo yogurt biologico;
- in generale, prediligere il latte di capra;
- masticare molto bene i cibi.
Per verificare quanto tutto ciò che ho scritto sia reale, è sufficiente fare una prova. Quando siete raffreddati, provate a non mangiare per alcuni giorni latticini, fritti, carne di maiale e cibi troppo raffinati. Vi sentirete meglio.
Aiutate il vostro organismo a drenare via le tossine bevendo molta acqua e non affaticandolo ingerendo cibi nocivi! Provare per credere.----
Non è naturale che un animale beva il latte dopo lo svezzamento, oltretutto di un'altra specie; non a caso quasi la totalità degli esseri umani adulti, perdono la lattasi (enzima necessario per digerire il lattosio). Negli anni si è erroneamente diffusa la convinzione che il latte faccia bene alle ossa e che aiuti a prevenire l'osteoporosi, ma la ricerca scientifica è giunta a conclusioni ben diverse. Uno studio durato 12 anni, l'Harvard Nurses' Health Study, condotto su 75000 donne, ha dimostrato nessun effetto protettivo sulle ossa derivato da un aumentato consumo di latte nell'ottica di assimilare più quantità di calcio. Questo perchè tamponare l'acidità che deriva dalla metabolizzazione delle proteine del latte (caseina), costringe "ironicamente" l'organismo a sottrarre calcio dalle ossa e a disperderlo in seguito nelle urine.
Fonti alternative di calcio? Orzo, riso e segale integrali, soya, sesamo, alghe, broccoli, cavoli, costine, crescione, prezzemolo, sedano, legumi e carote...
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Combinazioni alimentari permesse, da evitare, accettabili |
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* Il Dr. Paul Kouchakoff, medico svizzero di Losanna, in uno studio del 1937 ha dimostrato che ogni volta che consumiamo del cibo cotto si produce nell'organismo una leucocitosi digestiva, cioè un aumento dei globuli bianchi, fenomeno caratteristico delle infezioni. I leucociti aumentano per circa mezz'ora e solo dopo 90 minuti tornano ai valori normali; tutto ciò non si verifica assumendo i cibi crudi e viene ridotto ingerendo cibi crudi prima seguiti dai cibi cotti. I globuli bianchi in genere si attivano in caso di azione difensiva dell’organismo in presenza di elementi patogeni, quindi aumentano il loro numero perché il cibo cotto viene avvertito come un insieme di sostanze tossiche. Questo fenomeno sembra essere dettato dalla risposta naturale dell’organismo umano, capace di attingere dalle sue antichissime radici, il ricordo ancestrale dell'abitudine di nutrirsi solo di cibi crudi e freschi...
** avendo un transito molto veloce, se viene rallentata tramite l'ingestione affiancata di altri cibi, fermenta e quindi intossica l'organismo. E’ sufficiente aspettare una ventina di minuti prima di mangiare un altro cibo (tranne che per le banane, per le quali il transito può richiedere più tempo....). L’ideale sarebbe assumere un solo tipo di frutta per volta; mangiando la quantità che si vuole, ma senza alcun mescolamento, quindi non mescolare frutta acida (pompelmi, arance, ananas, kiwi, fragole) con frutta zuccherina (fichi, banane, cachi, datteri). La frutta semi-acida (mele, pere, uva) può essere abbinata con le altre due categorie.
fonti: greenme.it
sergioalbanese.it
obiettivobenessere.tgcom24.it
prodecopharma.com
viveremeglio.org
vegolosi.it
scienzenoetiche.it
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